Un giovane di 15 anni si presenta al Pronto soccorso di Rovigo alle 15.30 di lunedì per una visita cardiologica urgente così da scongiurare che potesse trattarsi di una pericardite, uscendo solo 21 ore dopo.
«Scuse sentite» e «profondo rammarico», questa è stata la risposta della direzione dell’Ulss 5 dopo il racconto del padre del 15enne di Loreo
La direzione si è scusta con i genitori del 15enne ed ha provveduto ad avviare un’indagine interna e a dare ulteriori indicazioni affinché problemi di comunicazione non vadano a inficiare gli sforzi profusi dai professionisti operanti nel Pronto soccorso.
Un fatto spiacevole e che ha dato la sensazione di essere trascurati, che rammarica sia perché non corrisponde alla realtà, sia perché proprio in questo momento, è massimo lo sforzo dell’azienda nei confronti del Pronto soccorso.
Al momento non è noto se i genitori del ragazzo oppure se l’Ulss 5 abbia disposto un risarcimento economico. Ci auguriamo che cose del genere non accadano mai più, purtroppo però la mancanza di medici non rimpiazzati a causa delle sospensioni perchè decisi a non vaccinarsi non giovà alle direzioni ospedaliere che si torva con personale sanitario tagliato.
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