La scorsa domenica mattina, il 23 gennaio 2022, l’intera provincia di Treviso è stata sconvolta dall’improvvisa morte del giovane Carlo Alberto Conte, 12enne padovano colpito da un infarto durante la corsa campestre. Purtroppo per il ragazzino non c’è stato nulla da fare.
Quando muore per cause misteriose o per infarto un giovane di questa età, le domande che molti si pongono sono tante: Era sano? Era vaccinato? La visita medica di idoneità allo sport, perchè non ha dimostrato problemi?
Queste le domande che molti sui social si pongono. Ma non è finita qui. “Un ragazzo come lui – si legge ancora sul web – per partecipare alla gara probabilmente doveva essere in possesso anche del Green pass”. Il certificato digitale verde, come è ormai noto, si ottiene o dimostrando l’avvenuta guarigione dal Covid, o con l’esito di un tampone, oppure infine con la somministrazione del vaccino.
La verità quindi al momento è sconosciuta. Il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi, ha dichiarato che “su indicazione dei sanitari, d’intesa con la famiglia e con il presidente Luca Zaia, che ha sempre seguito personalmente l’evolversi della situazione verrà effettuato il riscontro diagnostico per chiarire con la massima precisione le cause del decesso.
Intanto la procura di Treviso ha aperto un inchiesta atta a chiarire le cause sulla morte del dodicenne, non risultano al momento esserci indagati. Tutta la città di Padova si è stretta in queste giornate intorno alla famiglia.
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