La notte del 23 dicembre un anziano di 92anni viene colpito da infarto, tempestivo l’intervento dell’ambulanza che trasporta l’uomo al vicino ospedale per le cure d’urgenza.
Ristabilizzato e fuori pericolo, i medici decidono di trasferire l’anziano in una struttura residenziale di riabilitazione e lungodegenza. Da qui, i familiari dell’uomo non hanno più notizie di lui, nemmeno telefonicamente.
Dopo l’ennesimo tentativo di avere informazioni, i familiari decidono di rivolgersi all’Associazione per i Diritti del Malato: “Si stanno violando i principi fondamentali della carta dei diritti, la pandemia da Covid-19, non può fermare il diritto dei pazienti e dei loro congiunti”.
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