Sta bene la laureanda in medicina di Massa, vaccinata con sei dosi del vaccino anticovid Pfizer. Dopo essere stata trattenuta in ospedale per accertamenti il virologo Fabrizio Pregliasco che la segue l’ha definita fuori pericolo.

“Le analisi sono discrete e la disidratazione eccessiva dei giorni scorsi è un po’ diminuita”, spiega la mamma della 23enne. Virginia beve 7 litri di acqua al giorno ma continua ad essere disidratata. Effetto della dose massiccia (sei dosi secondo il referto iniziale, quattro secondo l’ospedale di Massa inoculata per errore in una sola iniezione.

La studentessa universitaria di 23 anni, già laureata con la triennale in Psicologia Clinica all’università di Pisa che adesso frequenta la magistrale, ha deciso di non sporgere alcuna denuncia penale nei confronti del medico e dell’infermiere, sta valutando però un’azione civile basata sulle proprie condizioni di salute.

«Non farò nessuna denuncia penale ma è ovvio che se avrò in futuro gravi conseguenze qualcuno dovrà rispondere in sede civile. – ha detto Virginia – La mia tolleranza vale solo per l’infermiera o chi per lei ha sbagliato non per la struttura che comunque non può mai permettersi certe disavventure».

L’Associazione Diritti del Malato commenta a freddo la vicenda: “L’ipotalamo può essere coinvolto negli stati tossici e in alcune patologie infettive. Tra i sintomi di sofferenza ipotalamica si segnalano disturbi del ricambio idrico, sotto forma di sete intollerabile con esagerata assunzione di liquidi la cosi deta polidipsia, inoltre le lesioni della parte posteriore inibiscono la produzione di anticorpi e di plasmacellule”.

Intanto l’Asl Toscana nord ovest ha avviato un’indagine interna e, congiuntamente, è stata fatta una segnalazione alla farmacovigilanza e all’Aifa.

Claudio Greggio direttore dell’ADM commenta: “lascia perplessi e fa perdere di fiducia il comportamento dell’ASL, la boccettina che prima si diceva vuota, poi misteriosamente piena con poco liquido, le dosi che non sono 6 ma 4, la denuncia penale servirebbe a fare chiarezza su questi aspetti che in sede civile non verrebbero valutati a pieno, la decisione spetta però alla ragazza cui auguro una pronta guarigione”.

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