Da quando l’ADM Associazione per i Diritti del Malato, ha fatto il suo ingresso tra il gruppo dell’Associazione Consumatori Micu3000, ha gestito e seguito molteplici casi di malasanità, non tutti sono riportati nel nostro osservatorio civico, ma i dati parlano chiaro.
Un 70 per cento dei successi dell’ADM è dovuto alla tenacia dei medici e dei legali che compongono. Purtroppo però le direzioni ospedaliere, medici e case farmaceutiche, difficilmente ci riconoscono e non rispondono alle nostre domande, anche le più banali, vengono ignorate, costringendo a lunghe trafile e all’avvio per l’utente di costose e dispendiose spese legali o peggio il dover adire al tribunale.
Claudio Greggio direttore dell’ADM commenta a freddo le ultime vicende che hanno coinvolto l’Associazione in questo periodo: “sono sempre più convinto che la politica negli ospedali ci sia entrata per legge, le ultime rivelazioni di medici e infermieri in merito ai decessi nelle terapie intensive classificate come Coronavirus, ne danno un’amara conferma. L’ADM svolge un importante compito, non solo far valere il diritto alla salute di ogni individuo, ma anche cercare tutte le soluzioni sanitarie meno invasive per curare le patologie degli utenti. La latitanza delle direzioni ospedaliere e dei medici, impongono un intervento incisivo, servono determinazioni regionali che siano realmente dalla parte del paziente”.
L’Associazione Diritti del Malato invita le direzioni ospedaliere e i medici di medicina generale a collaborare con l’Associazione per rendere il rapporto con i propri assistiti più chiaro e meno conflituale specie nei casi dove una patologia potrebbe risultare di dubbia conoscienza e garantire alla salute.
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